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Mi propongo di far conoscere realtà che non piacciono, sono scomode e infastidiscono per la loro crudezza.Vorrei che ognuno di noi si interessasse agli altri anche se distanti.

sabato 14 maggio 2016

Sierra Leone: dalle Origini dell'Indipendenza alla Guerra Civile

Essendo stata in Sierra Leone, mi pare impossibile poterne capire la situazione politica ed economica senza avere un'idea di come si sia evoluta la situazione in questo piccolo stato dell'Africa occidentale, senza conoscerne prima la storia. Personalmente mi sono basata su testi trovati in rete e materiale che ho comprato in loco non più edito. Ricordo quando a Freetown comprai "Sierra Leone: The agony of The Nation" di Abdul K. Koroma, e proposi il prezzo di 10$: i ragazzi che mi procuravano testi e video erano tutti ex-bambini soldato e non si capacitavano di come si potesse pagare un libro così tanto, in quanto loro mi avevano offerto la metà: ma la cultura ha un valore (almeno per me). Da questa serie di testi sono riuscita a farmi un'idea della guerra e delle sue cause.
La Sierra Leone fu un protettorato britannico fino al 27 aprile 1961, data in cui avviene il passaggio da paese membro del Commonwealth all'indipendenza ovvero il medesimo anno in cui il paese inizia a far parte delle Nazioni Unite. Le cose però non andarono per il meglio e quello che doveva essere un nuovo inizio portò con sé una serie di problematiche politiche mai risolte.
Ai tempi della dichiarazione di indipendenza il primo ministro era Milton Margai, il quale indisse per
Sir Milton Margai
la prima volte delle libere elezioni (17 aprile 1962), nelle quali il suo partito ovvero SLPP (Sierra Leone People's Party) le vinse con il 37.7%. Alla sua morte, avvenuta nel 1964 succedette il fratello Albert Margai, scelto dal governatore britannico più che dai cittadini. Qui si può chiaramente vedere come la cultura sierra-leonese si basi su un sistema di tipo familiaristico e clientelare e inoltre come l'ex-potenza coloniale britannica continuò a giocare un ruolo fondamentale anche a livello politico, oltreché economico, soddisfacendo appieno il canone della definizione di neocolonialismo. Una delle prime azioni politiche di Margai fu quella di favorire l'etnia Mende alla quale apparteneva.
Durante le elezioni indette nel 1967 vinse, però, l'opposizione guidata da S.Steven, a capo dell' APC (All People Congress): nonostante questo si verficò poco dopo un colpo di stato che costrinse quest'ultimo ad una fuga in Guinea. Un'altro colpo di stato da parte guidato dal sergente P. Gordon, trasformò il paese definitivamente in una dittatura richiamando dall'esilio nel 1968 Stevens come primo ministro.
Stevens fondò gli SSD (Siaka Stevens Dogs): un corpo paramilitare composto solamente da limba analfabeti (etnia a cui egli apparteneva) per proteggere se stesso e i suoi interessi. In breve Stevens divenne un dittatore a tutti gli effetti prendendo il comando delle forze armate e dichiarando lo stato di emergenza nel paese, in modo da poter avere una maggiore libertà di repressione. La situazione economica del paese sotto Stevens era disastrosa: non solo favorì le pratiche clientelari, ma distrusse attraverso la mancanza di fondi ogni tipo di istituzione statale.
La situazione non migliorò certo quando il comandante delle Forze armate Momoth prese il potere con la vittoria delle elezioni indette nel 1985, in quanto il potere restò di fatto in mano a Stevens che controllava la politica sierra-leonese  attraverso i suoi ministri che rimasero al loro posto, anche dopo la sua dipartita. Momoh ordinò comunque la cattura e la condanna a morte di Stevens in seguito a un fallito colpo di stato progettato da quest'ultimo avvenuto nel 1987.
Con la presidenza Momoh vi fu un dilagare di corruzione e a una quasi totale assenza di beni di base: quali corrente elettrica e acqua corrente. Gli intellettuali e chiunque ne aveva la possibilità emigrò all'estero sfruttando i proprio legami familiari: lasciando così un paese ricco di oro, diamanti e bauxite ma con un livello di vita incredibilmente povero.Il supporto di Momoh al presidente Doe durante la prima guerra liberiana combattuta da Taylor contro il governo non aiutò certo la situazione già precaria della Sierra leone.  Nel 1991 il Ruf ( Revolutionary United Front) guidato da ex-caporale dissidente chiamato Foday Sankoh, il quale aveva conosciuto l'ormai noto Charles Taylor nei campi di addestramento in Libia, entrava in Sierra Leone occidentale con un esercito formato da dissidenti sierraleonesi, mercenari del Burkina-Faso e combattenti liberiani, dando così avvio alla guerra civile che avrebbe insanguinato l'intero paese.

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