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Mi propongo di far conoscere realtà che non piacciono, sono scomode e infastidiscono per la loro crudezza.Vorrei che ognuno di noi si interessasse agli altri anche se distanti.

venerdì 27 maggio 2016

I Conflict Diamond di Kono- I Parte

Workers in Diamond Mine.
Molto è stato detto e scritto sui cosiddetti "blood dimond", tanto da spingere il regista Edward Zwick a girare il film "Blood Diamond.Diamanti di Sangue" con Leonardo Di Caprio, che riscosse un notevole successo.Vi è una distinzione importante da fare che quasi nessuno conosce tra "illegal diamond" ovvero diamanti esportati illegalmente e "conflict diamond" che oltre ad essere illegali vengono utilizzati per finanziare guerre.  Per questo motivo mi sono recata a Kono, città della Sierra Leone dove si trovano i giacimenti dimantiferi del paese, i quali hanno giocato un ruolo fondamentale durante la guerra civile (1991-2002), svolta in gran parte sotto la presidenza di Valentine Strasser (1992-1996) contro il RUF (Revolutionary United Front) guidato Foday Sankoh , sostenuto da Charles Taylor.
Ma torniamo alla nostra storia dei diamanti e ripercorriamola insieme...
Già nel 1935, quando ancora la Sierra Leone era una colonia britannica (ottenne l'indipendenza il 19 aprile 1971), ci fu una concessione a una delle branche della De Beers Consoliteted Mines Ltd (tutt'ora la De Beers attraverso la Central Celling Organization controlla il 50 % del mercato mondiale dei diamanti) che già operava a Kimberley (non per nulla molti abitanti di Kono hanno ribattezzato la città Kimberley).
Diamond's Research
Dopo il secondo conflitto mondiale, i reduci che fecero ritorno in Sierra Leone si resero conto del valore dei diamanti e abbandonarono la De Beers, la quale deteneva il monopolio di estrazione nel paese per andare a lavorare in proprio e cercare diamanti nei fiumi (cosa che tutt'ora viene fatta) lasciando le campagne, creando una situazione che mandò in  carestia il paese. Era chiaro che la condizione non poteva durare ancora per molto. Il governo prese allora misure coercitive per evitare che le persone si trasferissero a Kono abbandonando le campagne, ma molti corrompendo le autorità locali riuscirono comunque a prendere la residenza lì: addirittura si stima che nel 1956 si arrivò alla cifra di 75000 minatori illegali. La De Beers per poter competere con il commercio illegale iniziò a comprare i diamanti direttamente nella giungla: per questo compito furono scelti commercianti libanesi: meglio accettati dalla popolazione del luogo. Tutt'ora quando ho visitato Kono i maggiori alberghi , ristoranti e negozi di valute di diamanti sono gestiti esclusivamente da libanesi.
I libanesi inoltre si occupavano della manutenzione degli impianti di estrazione e si facevano dare tangenti dai minatori illegali per permettergli di comprare gli attrezzi di lavoro utilizzati nella ricerca di diamanti.
Nel frattempo con il colpo di stato di Siaka Stevens che detenne il potere dal 1971 al 1985, il quale mantenne il potere in maniera dittatoriale nonostante la proclamazione della Repubblica nel 1978, si cambiò anche la gestione dell'importazione dimantifera attraverso la fondazione dell' NMDC (National Diamond Mining Company) compagnia che nazionalizzava il settore ma che di fatto mantenne gli stessi rapporti con la De Beers e gli uomini d'affari europei. I cercatori di diamanti illegali furono messi sotto stretto controllo e i mercanti libanesi presero potere avendo nuove licenze che gli permettevano di operare sia nel settore legale che illegale.
EO' s Soldiers
Dal 1985 al 1992 la presidenza passò nelle mani di Joseph Saidu Momoh, che decise di introdurre nel settore aurifero e dimantifero 3 nuove aziende, considerate "junior" di origine  canadese: la Rex Diamond, AMCan Minerals e la Branch Energy di cui sentiremo parlare in seguito, quando tratterò la condizione delle persone che vivono a Kono oggi.
Nel 1992 Valentine Strasser fece un colpo di stato prendendo il potere peggiorando la guerra già in corso contro il RUF. L'esercito non poteva più garantire la sicurezza dei giacimenti e del paese: per questo Strasser (chiamato dalla gente semplicemente Valentine) si rivolese alla Sandline Internetional e all'EO (Execitives Outcomes) , compagnia di sicurezza sudafricana fondata da Eeben Barlownel 1989 (altra organizzazione di cui si parlerà nella seconda parte e terza parte dell' articolo), la quale riuscì a riprendere la zona di Koidou (capoluogo del distretto dove si trova la città di Kono) avendo in cambio i diritti di sfruttamento delle risorse diamantifere che rivennero rivendute alla Branch Energy.
Con un colpo di stato militare, estremamente sanguinoso di Julius Maada Bio che ottenne la presidenza per pochi mesi, Ahmed Tejan Kabbah (1996-1997), divenne il nuovo presidente della Sierra Leone attraverso libere elezioni, ma dopo solo un anno ci fu un nuovo colpo di stato da parte del militare Johnny Paul Koroma. Questo spinse l'ONU a emettere la risoluzione 1932 che vietava l'esportazione di armi in Sierra Leone, ma la risoluzione fu facilmente aggirata da uomini britannici di fiducia di Kabbah per continuare a rifornire la Sandline di armi in cambio di diamanti (da sempre utilizzati sia dal governo che dal RUF per pagare armamenti).Vorrei fare un appunto che sarà in seguito importante: il rapporto tra compagnie diamantifere e forze di sicurezza private è sempre stato presente nel paese, in quanto l' esercito nazionale non è mai riuscito a garantire la stabilità.
Non è che per caso i militari sierraleonesi
erano troppo impegnati in colpi di stato?

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